LIS: una comunicazione alternativa nella disabilità

LIS: una comunicazione alternativa nella disabilità

Lingua dei segni italiana

La lingua dei segni italiana (LIS) è una lingua naturale che utilizza il canale visivo-gestuale in cui la comunità sorda si identifica. La LIS è emersa spontaneamente e si è sviluppata nel corso del tempo da una collettività priva di mezzi sensoriali necessari a esprimersi con la voce; si compone di segni di natura visivo-gestuale che coinvolgono la parte superiore del corpo, in particolare il capo, il viso e le spalle.

La lingua dei segni non deve essere intesa come una modalità di gesticolare ma è a tutti gli effetti una lingua vera e propria e come tale presenta specifici aspetti strutturali:

  • La fonologia è caratterizzata dai parametri di formazione del segno (eseguito con la mano), essi riguardano il luogo dell’articolazione, la configurazione della mano, l’orientamento del palmo della mano rispetto al corpo di chi segna (segnante) ed il movimento della mano o delle mani. I quattro parametri vengono articolati in maniera simultanea attraverso l’utilizzo di una o entrambe le mani.

Similmente ai parametri, svolgono una funzione fondamentale le componenti non manuali come l’espressione facciale, la posizione del busto e delle spalle, lo sguardo e particolari configurazioni della bocca.

  • L’iconicità di questa lingua è data dalla significatività di ogni segno.
  • La morfologia è caratterizzata dalla combinazione dei segni tra loro che permettono l’ottenimento di altri segni con specifici significati.
  • La sintassi della LIS è totalmente diversa da quella della lingua italiana vocale, spesso infatti il verbo all’interno della frase si trova all’ultimo posto.

È una lingua esclusivamente per non udenti?

LIS: una comunicazione alternativa nella disabilità

La LIS non è utilizzata solo dai sordi ma può fungere da ausilio fondamentale anche da chi riscontra difficoltà nel linguaggio (Disturbo specifico del linguaggio, Disturbi specifici dell’apprendimento) o da chi ha una diagnosi di deficit pervasivo dello sviluppo (Disturbo dello spettro Autistico, Trisomia 21).

La lingua dei segni in queste situazioni rappresenta una modalità efficace per far fronte alle difficoltà che si possono riscontrare nell’apprendimento e nella comunicazione rendendole più accessibili. L’utilizzo della LIS nel percorso di trattamento, sostegno e riabilitazione ha rivelato le sue potenzialità linguistiche, da una parte offrendo a bambini e ragazzi uno strumento di comunicazione ed espressione, dall’altra sostenendo e promuovendo lo sviluppo e la competenza della lingua vocale.

I vantaggi dell’apprendimento della LIS

LIS: una comunicazione alternativa nella disabilità

L’apprendimento della lingua dei segni italiana consente al bambino con difficoltà di incrementare la sua sicurezza circa la possibilità di comunicare con gli altri, a scuola, con i docenti e con i pari; questo consentirebbe di accrescere le sue opportunità di coinvolgimento nel gruppo dei coetanei a maggior ragione se anche questi ultimi riuscissero a comunicare con lui attraverso la lingua dei segni.

Il padroneggiamento di una forma comunicativa come la LIS permette al bambino di comprendere al meglio l’ambiente che lo circonda e sul piano didattico, adottando prove di verifica ad hoc, ha l’opportunità di raggiungere risultati soddisfacenti.

Il benessere che il bambino in questo senso sperimenta a scuola avrà un riflesso anche sulla vita in famiglia. Infatti, una condizione di serenità promossa nell’ambiente scolastico tramite l’integrazione del bambino con difficoltà attraverso mezzi alternativi e positivi permette ai genitori di vivere la condizione del figlio in maniera più propositiva e con meno preoccupazione.

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