
Cos’è cambiato nelle scuole a causa del Covid?
Intervistatore: “Benvenuti cari amici di Radio News 24 Live Social, io sono Angelo e con noi oggi ai nostri microfoni avremo Silvia Ceriani, psicoterapeuta, ed entreremo in un discorso molto ampio, quindi non vi anticipo nulla, ma presento direttamente Silvia. Silvia benvenuta ai nostri microfoni!.”
Silvia Ceriani: “Grazie a te, grazie per questa opportunità di presentare quello che facciamo e quello che è il mio lavoro di psicoterapeuta, soprattutto in questo periodo un po’ particolare.”
Intervistatore: “Si diciamo che il periodo è quello che è, ma infatti ne approfitto subito anticipando la chiacchierata che ci faremo insieme. A questo punto ci parlerai, partiamo dal primo come si dice in questo caso step by step, del rientro a scuola post Covid. Una figura come la tua che cosa può dirci sul rientro post Covid nelle scuole in questo momento?.”
Silvia Ceriani: “Come una cosa davvero un po’ complessa da affrontare per tutti i protagonisti del mondo della scuola, quindi a partire dai piccolini che inizieranno e si troveranno per la prima volta ad entrare a scuola in una realtà totalmente diversa con mascherine, visiere e distanze. Ma anche per insegnanti e genitori che si trovano con nuove regole totalmente diverse.”
Intervistatore: “Si quelle soprattutto, nel senso che per molti bambini il primo giorno di scuola, magari proprio il primo primo, sarà diverso da molti altri di come potrei averlo vissuto io o anche solo i bambini dell’anno dopo che l’hanno vissuto in modo completamente diverso. Giustamente sono quelle cose che potranno poi raccontare loro in un futuro dicendo “Ma il mio primo giorno è stato un po’ particolare!”. Diciamo che il contatto con la compagnia di banco o altro si va un attimo a perdere, però lo dico io quindi bambini stringete i denti che tanto poi si torna a fare quello che si faceva prima!.”
Silvia Ceriani: “Ma assolutamente si! Anzi ci saranno magari modi diversi anche di stare vicini, perché no? Usare la mascherina in un modo anche creativo con un sorriso per esempio o anche la visiera in una maniera alternativa.”
Intervistatore: “Quindi diciamo niente paura! Come si può dire in questi casi che è la parte più giusta. Infatti più che altro volevo sapere, poi andiamo ad aprire un po’ il discorso in altre contesti, invece come sarà la ripartenza per gli altri bambini, giustamente dicevamo dell’anno dopo quelli che sono nel secondo anno, terzo anno e via andando che hanno perso forse il contatto di più perché all’inizio loro li hanno vissuti i compagni di classe con il vecchio metodo, chiamiamolo metodo in questo momento dai non è giusto.”
Silvia Ceriani: “Ci sta!”

Intervistatore: “Poi tutto in digitale, quindi vediamoci attraverso uno schermo grande tredici pollici o chi può anche un po’ di più in questo caso e poi siamo tornati a riviverli ancora in classe, ma adesso con le mascherine.”
Silvia Ceriani: “Si, per loro sarà un rientrare dopo aver vissuto un’esperienza totalmente diversa, questo si. Però anche per loro se ben gestito dagli insegnanti e dai genitori, quindi avendoli preparati e avendoli anche raccontato di cosa si tratterà e come sarà il nuovo rientro, sicuramente anche per loro sarà bello innanzitutto potersi rivedere e potersi salutare con i compagni, con gli amici e con gli insegnanti e ritrovare le insegnanti e per le insegnanti stesse ritrovare i loro alunni, magari cambiati con look nuovi e diversi, perché no? Quindi anche questo aspetto di scoperta secondo me può essere anche per loro molto bello, molto piacevole. E poi affrontare invece quelle che possono essere le paure e le preoccupazioni che si troveranno a vivere, e lì ci può essere il supporto di insegnanti e di genitori.”
Intervistatore: “Quello è proprio vero anche perché poi diciamo che anche fare lo scherzo al compagno, saranno tante cose diverse, infatti sarei curioso anche di vedere proprio come verrà vissuto in questo caso, ma direi di andare anche su un altro discorso. Più che altro è il come far superare le ansie e ti dirò mi viene proprio spontaneo non tanto ai bambini perché i bambini sicuramente di ansie non ne hanno per loro è solo tornare a scuola a chi piace e chi no, si sa è così per tutti i bambini, le abbiamo vissute tutti sulla nostra pelle. Le ansie sono più per i genitori, ma forse anche per le maestre più che altro perché hanno la paura “sciocca”, per modo di dire in questo caso, del “Come mi comporto?” In verità secondo me basterebbe comportarsi normalmente.”
Silvia Ceriani: “Ma, come dicevi, non è sciocca questa paura perché noi adulti ci facciamo tanti pensieri, tanti film e tante immagini che i bambini non si fanno sono diretti arrivano a scuola “Ciao come stai?” Ed è tutto come prima!”
Intervistatore: “Mascherina si o mascherina no forse a loro interessa relativamente poco”.
Silvia Ceriani: “Esatto, però la superiamo. È per il genitore e per l’insegnante che invece diventa tutto più complesso e più difficile da gestire quindi forse queste ansie e queste paure, anzi tolgo il forse, sono più degli adulti che non dei bambini. Innanzitutto il primo aspetto è non negarle, non sminuirle anche da parte dell’insegnante e del genitore, ma fare un po’ squadra e aiutarsi tra di loro, fare team e confidarsi queste paure e queste ansie magari trovare insieme il modo, anche scherzoso e divertente, per poterle affrontare. Magari inventandosi dei saluti nuovi per esempio o facendosi aiutare dai bambini per assurdo che sono i migliori insegnanti in questo caso.”
Intervistatore: “Si perché il loro viverlo, diciamo con quella parte frizzante, un po’ del “Tanto il problema non c’è!” perché per loro non è che non c’è, giustamente adesso non voglio togliere nulla ai bambini, però loro la vedono come un qualcosa di nuovo e come tutti i bambini apprendi più in fretta una soluzione per poter evitarla.”
Silvia Ceriani: “Esatto, il gioco è proprio questo che il bambino apprende in fretta. Se gli insegniamo ad usare la mascherina e il perché la devi usare o il senso di questa mascherina lui lo fa senza porsi tante domande e per lui diventa un’abitudine, come ha imparato banalmente ad usare un telefono o un computer.”
Intervistatore: “Esatto, si! Come gli viene insegnato a scrivere da sinistra verso destra, e via andando vai e diventa meccanica la cosa! Questa cosa è molto bella. Silvia io ne approfitto intanto per dare un attimo i tuoi contatti social e non solo, soprattutto per chi ci sta guardando dalla parte video ve lo dico già anche per chi ci ascolta e vi do solo il numero del suo lavoro, poi ce ne sono altri sul video integrale. Il numero è 3713425999; sono in Via Marzorati 2 a Saronno; pagina social “Educando Servizi Psicoeducativi” Facebook; educandoweb.it che è il sito dove ti possono trovare!
Silvia Ceriani :“Perfetto.”
Intervistatore: “Stiamo arrivando ufficialmente alla fine quindi io ne approfitto per farti un’ultima domanda e poi arrivare ai saluti. Volevo capire soprattutto una figura come la tua come si è comportata nel periodo di lockdown? Hai trasformato il tuo lavoro in Smart Working o in verità l’hai sempre fatto? Perché di solito la la tua figura può avere pazienti anche dall’altra parte dell’Italia, quindi forse non hai subito troppo lo Smart tu?
Silvia Ceriani: “No invece mi sono ritrova a scoprire questa realtà di lavorare tramite un computer anch’io, quindi a distanza, ed è stato per certi versi anche positivo riscoprire questa modalità e di poter interfacciarmi con i pazienti, ma anche con le scuole, i docenti e le insegnanti tramite un computer ed è stata anche divertente questa cosa, vediamo gli aspetti positivi!”
Intervistatore: “Come è giusto che sia! Bisognava trovarli in questo periodo, se no davvero era troppo lunga la cosa! Ti ringrazio per quello che ci hai raccontato, ma siamo arrivati ufficialmente alla fine.”
Silvia Ceriani: “Grazie a te!”
Intervistatore: “È stato davvero un piacere, ti auguro una buona serata e un in bocca al lupo per tutto!”
Silvia Ceriani: “Grazie!”

Per visionare l’intervista alla Dott.ssa Ceriani clicca il seguente link: https://www.facebook.com/112499625582828/videos/376838430198727