Come scrivere una tesi di laurea: la tesi sperimentale

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I primi passi

Prima di dedicarsi alla stesura vera e propria della tesi di laurea è importante acquisire una conoscenza approfondita del tema di studio che sarà oggetto di indagine attraverso la ricerca bibliografica e telematica al fine di padroneggiare linguaggio e temi, oltre che a evitare di proporre una ricerca già effettuata da altri studiosi in quanto è preferibile un’indagine che sia il più originale possibile.

Una volta selezionato l’oggetto di ricerca ed averlo esaminato minuziosamente, è necessario fissare l’obiettivo dell’indagine e la corrispondente ipotesi di studio. Infatti, dallo studio approfondito del tema potrebbero variare gli obiettivi iniziali e potrebbero così aprirsi nuove opportunità di indagine. L’obiettivo di ricerca deve risultare chiaro e non eccessivamente evasivo.

Il disegno di ricerca

L’ideazione di un disegno di ricerca è una fase importante: determina infatti come si andranno a cercare le informazioni che confermeranno o falsificheranno l’ipotesi selezionata. Il disegno di ricerca guiderà anche le eventuali analisi statistiche che dovranno essere effettuate sui dati raccolti. In questa fase sarà necessario selezionare la popolazione sulla quale eseguire l’indagine. Ciò stabilirà a quale fascia di popolazione sarà possibile generalizzare eventualmente i risultati emersi.

Scelta degli strumenti di indagine

È in questo momento che si seleziona quale tipo di supporto utilizzare per raccogliere i dati (questionario digitale o cartaceo, intervista più o meno strutturata, osservazione…). È inoltre rilevante indagare se ci sono degli strumenti già esistenti e standardizzati per reperire le informazioni di cui si necessita. In caso contrario sarà opportuno sviluppare uno strumento che rispetti una precisa teoria, che si vuole considerare come punto di riferimento nell’indagine. Si tratta dunque di scegliere “cosa” utilizzare per raccogliere i dati e in “quale modo” effettuare la raccolta. Nella maggior parte dei casi si rivela utile rivolgersi a software statistici per analizzare i dati.

Presentazione dei risultati

In questa fase si presenteranno in modo chiaro e approfondito i diversi risultati emersi. Questi ultimi possono andare nella direzione della nostra domanda di ricerca, nella direzione opposta oppure possono non produrre alcun risultato. Qui è importante soffermarsi in quanto nella ricerca si va spesso a cercare risultati significativi, in modo tale da proporre una sorta di “scoperta”. In realtà questo atteggiamento porta a fallacie di ricerca in cui solo le indagini con risultati significativi vengono diffuse. Questo scenario ha prodotto ricerche contradditorie dato che in alcuni casi una ricerca può dare risultati significativi alla propria domanda ma, in altre situazioni casuali, se la ricerca viene poi riproposta da altri studiosi, senza ottenere risultati che la confermano, questi non vengono citati, pertanto non falsificano il primo studio, fallace.

Per i giovani studiosi è, pertanto, importante superare questa mentalità ed accettare una ricerca che non produca risultati rilevanti. Sarà così possibile apportare diverse modifiche all’impianto di ricerca o indagare altre variabili fino a trovare qualche scenario che possa realmente avere un impatto utile alla conoscenza scientifica.

Conclusioni

Infine si tirano le fila di tutta la discussione, che riprenderanno le considerazioni iniziali, le ricerche studiate e i risultati ottenuti dall’indagine. A questo punto è possibile proporre eventuali approfondimenti rispetto all’indagine eseguita.

Il Dott. Ettore Tumolo è il professionista che da noi si occupa di questi temi, per conoscerlo clicca il link seguente: https://fb.watch/1yhrR6LVb0/

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