L’ansia è un’emozione universale che, di per sé, non sarebbe inadeguata da provare, in quanto rappresenta una componente necessaria della risposta del nostro organismo di fronte a situazioni stressanti.
L’ansia, o meglio la risposta ansiosa agli eventi, quindi, non ha sempre e necessariamente una connotazione negativa, ma, al contrario, una funzione adattiva e di segnale.
Quando l’ansia è “normativa”?
L’ansia normale – fisiologica o d’allarme – è uno stato di tensione psicologica e fisica che implica un’attivazione generalizzata di tutte le risorse del bambino o del ragazzo, consentendo così l’attuazione di iniziative e comportamenti utili all’adattamento e alle sfide che si presentano nello sviluppo. Essa è diretta contro uno stimolo realmente esistente, spesso ben conosciuto, rappresentato da condizioni che creano difficoltà.
Quando l’ansia diventa patologica?
L’ansia viene considerata patologica quando disturba, in misura più o meno significativa, il funzionamento psichico globale. L’ansia patologica spesso si manifesta senza alcuna apparente correlazione a cause esterne scatenanti e con una intensità tale da provocare un grado di sofferenza insopportabile e una durata spesso cronica. Tali caratteristiche possono limitare il funzionamento del bambino o dell’adolescente nella vita di tutti i giorni.
Sono disturbi d’ansia gli attacchi di panico, le ossessioni e compulsioni, le fobie (degli insetti, di parlare in pubblico, dei mezzi di trasporto, di arrossire o di vomitare in pubblico ecc.), l’ansia generalizzata e il disturbo post-traumatico (in seguito ad eventi traumatici o altamente stressanti).
Quali caratteristiche assume l’ansia?
La sintomatologia con cui l’ansia si manifesta può essere:
- Fisica: tachicardia, nausea, vampate di calore, vertigini, nodo alla gola, tosse, gonfiore, perdita di desiderio sessuale, assenza di appetito.
- Cognitiva: disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, perdita di equilibrio, incoordinazione motoria.
- Emotiva: irritabilità, apprensione, paura intensa di morire o di perdere il controllo.
Possiamo individuare essenzialmente due condizioni in cui l’ansia può essere definita come patologica:
- Quando la risposta ansiosa è esagerata e disfunzionale rispetto agli stimoli che l’hanno indotta.
- Quando lo stato ansioso compare in assenza di uno stimolo scatenante.
Nei disturbi d’ansia, il bambino o l’adolescente esposti alla “loro” situazione stimolo proverebbero un’emozione ritenuta insopportabile, che, talvolta quando diviene panico, potrebbe far credere o sentire alla persona di impazzire o di morire.
Trattamento
Per intervenire sui disturbi d’ansia dell’età evolutiva l’indicazione migliore è quella di seguire un percorso psicoterapeutico che miri a comprendere il disturbo nella sua complessità mettendo a punto e condividendo con il paziente il metodo più efficace per la risoluzione del problema.